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De Toni, assieme a Marchiol e all’ampia coalizione che lo ha sostenuto
al ballottaggio ha chiuso stasera al Bire la sua campagna elettorale
«ancora una volta con e tra le persone»
DE TONI: «AD ELEGGERE IL SINDACO
NON SARÀ NÈ ROMA NÈ TRIESTE,
MA I CITTADINI DI UDINE»
Il candidato: «La vera leadership non viene da una nomina, ma da un’elezione e
saranno gli udinesi a decidere chi sarà sindaco. Se vincesse Fontanini Udine
beneficerà dell’asse con Roma e Trieste? L’asse c’era fino ad ora, ma mi pare
che le tante promesse fatte, una su tutte i passaggi a livello,
non siano state comunque mantenute»
Nel pomeriggio presentato assieme a Marchiol il progetto di recupero
del Centro Polifunzionale nel quartiere Aurora
«La vera leadership non viene da una nomina, ma da un’elezione. Fontanini quindi deve farsene una ragione: non potrà essere né Roma né Trieste a confermarlo sindaco, ma solo gli elettori e le elettrici di Udine, ovvero quelle tante persone che in questi mesi abbiamo ascoltato e che ci hanno manifestato la loro voglia di cambiamento».
Con il chiaro riferimento alle costanti presenze in città di esponenti di Governo di centrodestra in questa campagna elettorale, così come di quella del presidente della Regione Fedriga a sostegno di Fontanini, Alberto Felice De Toni lancia la carica finale in vista del ballottaggio del 16 e 17 aprile per l’elezione del nuovo sindaco di Udine. Un messaggio che il candidato ha condiviso stasera, 14 aprile, al birrificio Bire dove si è tenuta la grande festa finale «ancora una volta con e tra le persone», ha rimarcato, prima del silenzio elettorale pre-voto.
«Il continuo richiamo di Fontanini secondo cui tutto andrebbe bene con lui come sindaco della città, il presidente Fedriga in Regione e il ministro Salvini al Governo – ha commentato De Toni –, non solo stona con la volontà degli udinesi di scegliere da soli chi volere come primo cittadino senza bisogno di imprimatur esterni, ma è anche confutata dai fatti. Tra i tantissimi esempi, basta citare il lontano 2019, quando il leghista Fontanini si recò a Roma con l’allora senatore della Lega Pittoni e l’allora assessore regionale, sempre della Lega, Graziano Pizzimenti, per annunciare l’avvio della soluzione al problema dei passaggi a livello di Udine. In quell’anno c’era la Lega al Governo, c’era la Lega in Regione e c’era la Lega qui in città. Beh – prosegue – mi pare questa coerenza non abbiamo portato ad alcun risultato e dopo quattro anni i passaggi a livello sono ancora lì. Inoltre, l‘idea, tanto sbandierata dal centrodestra in questi giorni, che solo la coerenza politica tra Comune, Regione e Governo possa garantire soluzioni reali – ha proseguito De Toni – è istituzionalmente scorretta. Le istituzioni devono collaborare indipendentemente dal colore politico che hanno le amministrazioni. Il successo della natura civica di coalizioni come la nostra e quella di Marchiol si basa anche proprio sul fatto che i cittadini hanno preso ormai le distanze da ragionamenti da vecchia politica come quello di Fontanini».
Tanti i candidati, ma moltissime anche le persone che hanno voluto manifestare il proprio senso di appartenenza dopo lunghe settimane di campagna elettorale. È così che a candidati e candidate di Lista Civica De Toni Sindaco, Terzo Polo, Pd e Alleanza Verdi e Sinistra si sono aggiunti molti cittadini in questo momento di festa alla quale ha partecipato anche Ivano Marchiol, che con le liste in suo appoggio, Spazio Udine, Movimento 5 Stelle e Udine città futura, ha sancito un accordo con De Toni in vista del ballottaggio.
Ed è proprio con Marchiol che De Toni ha presentato, sempre nel pomeriggio di oggi, uno dei punti oggetto dell’accordo siglato all’indomani dei risultati del primo turno. Dopo una visita nel quartiere di Laipacco, infatti, in via Riccardo Di Giusto è stata illustrata l’idea comune per il recupero del Centro Polifunzionale del quartiere Aurora. «Un progetto – ha spiegato Marchiol – che, sinteticamente, prevede la piantumazione dell’area esterna per rendere il verde meglio fruibile anche in estate dai cittadini, la revisione e il potenziamento dell’illuminazione dell’area, la verifica e il censimento delle attività chiuse, l’accordo con le associazioni del quartiere per la gestione degli spazi inutilizzati e, non da ultimo la valorizzazione della biblioteca con il potenziamento delle attività dedicate al quartiere. A questo – ha concluso – vogliamo aggiungere la creazione di un’area verde attrezzata per eventi ed iniziative».
La festa al Bire
«Come abbiamo fatto fino ad ora – ha concluso De Toni –, non potevamo che chiudere questa lunga campagna elettorale ancora con e tra le persone. Sul piano personale è stata un’esperienza nuova, entusiasmante, intensa, arricchente, una nuova primavera, come quella che vogliamo per Udine. Insieme ai candidati e ai nuovi amici che si sono uniti a noi in questo viaggio dopo il primo turno, ho girato molto per la città incontrando tantissimi cittadini. Abbiamo ascoltato, dialogato e constatato una grande richiesta di cambiamento e di partecipazione. Desidero ringraziare di cuore – prosegue – tutte e tutti i candidati che hanno percorso insieme a me questo viaggio in un clima di grande coesione e positività».
Ora dopo il tour de force, il voto per decidere chi sarà il sindaco di Udine. «Più che un sindaco conduttore o un sindaco nominato – ha concluso De Toni – vorrei essere un sindaco costruttore e il nostro motto lo spiega bene: le persone fanno la differenza. L’innovazione non ha una natura, ha una storia. La storia delle persone che la realizzano e questa storia vorrei scriverla insieme a tutti e tutte gli e le udinesi. E il momento per farlo è adesso».
IN ALLEGATO
comunicato stampa e alcune immagini
della festa di chiusura della campagna elettorale
per il ballottaggio tenutasi al Birrificio Bire di Udine
(immagini pubblicabili e non soggette a diritto d’autore)
Udine, 14 aprile 2023
Ufficio stampa “De Toni sindaco”